NIHONGO MOTTO e l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma adottano il sistema di insegnamento Il giapponese per una comprensione reciproca basato sullo standard per l’insegnamento della lingua giapponese JF (di seguito abbreviato in standard JF).
■ Cosa è lo Standard JF?
Il contesto dell’insegnamento del giapponese finalizzato alla comprensione reciproca Standard JF è fatto di ideazione corsi, pianificazione delle lezioni e valutazione. Lo scopo è il raggiungimento della comprensione reciproca in giapponese dando supporto al raggiungimento delle capacità di compiere un’azione (eseguire azioni espresse verbalmente) e la capacità di comprensione interculturale (comprensione e rispetto delle reciproche culture).
■ Cosa è la capacità di compiere un'azione espressa verbalmente?
Lo standard JF non si basa sulla quantità di grammatica, vocaboli o kanji conosciuti, ma privilegia la capacità di compiere azioni in lingua, ovvero “cosa riesco a fare usando il giapponese”.
■ Strumenti didattici di potenziamento della capacità di compiere azioni in lingua
Come si evince dal titolo, la capacità di compiere azioni attraverso l’uso della lingua, si basa su ciò che si è in grado di fare; è convenzionalmente suddivisa in 6 livelli – da A1 a C2 – corrispondenti ai livelli CEFR*. Applicando il Can-do si può ottenere una visuale oggettiva delle competenze in giapponese e fissare con precisione gli obiettivi futuri. Inoltre il sistema consente di condividere scopi e traguardi con altri individui o istituzioni.
* Acronimo di Common European Framework of Reference for Languages: Learning, teaching, assessment, scala di parametri europea nell’ambito dell’insegnamento, apprendimento e valutazione linguistica, elaborata nel 2001. Lo standard JF accoglie il CEFR adeguandolo allo studio della lingua giapponese, per conoscerne e valutarne il livello di competenza.